DIECI: FLY EMIGRATES

20/01/2024

Bentornati su 'DIECI', una piccola intervista di dieci domande per scoprire qualche curiosità in più sulle squadre, allenatori e giocatori di Bombeer League. Oggi con noi Valerio Militello di Fly Emigrates.

A cura di Leonardo Marzorati - Benvenuto Valerio, partiamo subito dalla storia della tua squadra.

L: Da quanto tempo esiste Fly Emigrates? Raccontami com'è nato il team.

V: Noi come sqaudra esistiamo da cinque mesi, prima di creare la rosa giocavamo già tra di noi, siamo quasi tutti amici o colleghi. La particolarità è che all'interno del gruppo ci siamo io e mio cognato, con il quale sono passato da giocarci contro a voler creare una squadra per fare dei tornei, con l'aiuto anche di Edoardo (Araldi).

L: Giovedì sera avete vinto 12-1, volevo capire quali fossero le sensazioni. Vi state trovando bene?

V: E' andata bene, forse fin troppo bene (ride n.d.r). Siamo partiti un pò blandi, infatti all'inizio abbiamo rischiato, siamo andati in vantaggio 1-0 per poi farci pareggiare poco dopo. Nel complesso gli avversari, secondo me, erano poco organizzati, soprattutto dietro. Ci hanno lasciato troppi spazi e abbiamo preso il largo. Devo dire che tutto sommato è andata bene.
Piano piano raggiungermo lo standard che ci eravamo prefissati.

L: Appunto su questo, su cosa pensi possiate ancora migliorare?

V: Nello spirito di squadra quando giochiamo, perchè molte volte ci innervosiamo per niente, o magari non abbiamo troppa fiducia l'uno degli altri. Le partite che abbiamo pareggiato, infatti, le stavamo vincendo entrambe e negli ultimi minuti abbiamo mollato facendoci riprendere.

L: L'obiettivo dunque è salire tra i 'grandi'? Pensi ce la possiate fare?

V: Assolutamente l'obiettivo è quello. Penso che possiamo anche vincere la divisione. Con Royal Valtellina, che è davanti a noi di due punti, stavamo vincendo 2-0 e abbiamo pareggiato 2-2, dobbiamo migliorare noi.

L: A questo punto Valerio ti va di raccontarmi un pò i tuoi compagni di squadra. Chi sono gli anelli portanti?

V: Allora partirei sicuramente dal portiere, Fariello, uno dei più forti che ho visto negli anni in cui ho giocato. Lui viene da livelli più alti di calcio a 11, ha fatto prima categoria, gioca bene coi piedi e ti da veramente tanta sicurezza. Il portiere è sicuramente un punto a nostro favore, e penso si sia visto anche ieri sera con un paio di parate veramente belle.
Poi c'è uno degli ultimi arrivati che si chiama Francesco Murdolo, gioca sulla fascia, salta spesso l'uomo ed è molto importante per noi.
Da citare Araldi, anche se ieri non c'era, è uno dei più carismatici, ci aiuta molto a livello psicologico. L'ultimo che cito è Palascino, che sta migliorando a vista d'occhio, aveva poca fiducia ad affrontare questo torneo, ma devo dire che nelle ultime partite si sta ricredendo. 
Non voglio fare un torto a nessuno perchè siamo tutti bravi, quindi mi fermo qui.

L: Bene, volevo sapere come vi disponeste in campo e dov'è il ruolo dove ti trovi meglio?

V: Allora noi giochiamo col 3-2-1, io sono la punta centrale, il 9 che indossa la 10 perchè preferisco far segnare rispetto che segnare. Ieri ho fatto un solo gol, ma nelle altre 2-3 occasioni dove potevo farne altri ho sempre preferito mettere in porta un mio compagno.

L: Prima mi hai parlato della partita con i Royal Valtellina, dimmi cosa ruberesti a loro.

V: Da loro prenderei sicuramnte i calci piazzati, hanno più fisicità e sono organizzati meglio sui calci d'angolo. Per il resto non ho altro da invidiare, quella partita potevamo fare meglio.

L: A questo punto ti chiedo un messaggio da mandare a chi leggerà la tua intervista.

V: Noi siamo qui non per partecipare ma per farci conoscere, vincere e salire in prima divisione. Il problema sarà più degli avversari ad affrontare noi, che viceversa.

L: Siamo praticamente alla fine, le ultime due domande sono sempre più personali e meno tattiche. A che squadra vi ispirate nel calcio professionistico?

V: Non abbiamo una squadra che accomuna tutti, è tosta identificarci. Ti citerei il Milan degli olandesi.

L: E invece a te, che giocatore ha fatto innamorare di questo sport?

V: Assolutamente Del Piero da juventino, troppo facile.