DIECI: GT FOOTBALL & FRIENDS

10/01/2024

Bentornati su 'DIECI', una piccola intervista di dieci domande per sapere qualche curiosità in più su calciatori, allenatori e presidenti delle squadre. Oggi con noi Antonio Izzi di GT Football & Friends.

A cura di Leonardo Marzorati - Benvenuto Antonio nel nostro format, volevo partire dal nome della vostra squadra, come mai vi chiamate così, da dove nasce il nome della squadra?

A: Allora GT è uno studio legale americano con sede a Milano. L'idea di partecipare a un torneo Cun è nata da un gruppo di avvocati, sia di GT ma non solo, che volevano allargare i prorpri orizzonti, cercando di coinvolgere più persone possibili, che siano parenti o amici tutti legati dalla passione per il pallone. Abbiamo cercato di creare un giusto mix tra avvocati sopra i trent'anni e un gruppo di ragazzi univeristari, quindi circa vent'enni.

L: So che avete già partecipato ad un torneo Cun quest'estate, cosa pensi sia cambiato in questi mesi?

A: Non abbiamo visto grandi cambiamenti, nel senso che ci siamo trovati molto bene quest'estate, anche se purtroppo, dopo un bel girone, siamo usciti al primo turno di eliminazione diretta perdendo male. Sicuramente gli avversari erano superiori a noi, ma lo spirito, il formato e gli avversari ci sono piaciuti molto, quindi abbiamo scelto di rimetterci in gioco per superare ciò che è stato fatto poco tempo fa.

L: Domani avete il recupero della partita, dimmi quali sono le sensazioni, pensate di poter far bene?

A: Noi vogliamo farci stupire da noi stessi, nel senso che, abbiamo una squadra che è sicuramente di talento, abbiamo delle individualità interessantissime, ma la nostra sfida sarà quella di riuscire a collegare i due mondi: gli esperti trent'enni e gli atletitici vent'enni. Avendo da una parte quella gamba e quella freschezza necessaria, ma che ci sia qualcuno che vada a mettere ordine e disciplina in campo.
Art Group ha una rosa che parla per sè, dunque sarà una sfida stimolante per capire come stiamo procedendo con lo sviluppo.
Per ora abbiamo giocato una partita sola, pareggiandola, è stata una partita di sali e scendi, non è stata la nostra miglior gara ma sono sicuro che ci riprenderemo. Al momento non so dirti qual'è l'obiettivo preciso ma le prossime partite ci aiuteranno a tirar fuori una risposta.

L: Tu invece sei infortunato, come sta procedendo il rientro, come ti senti?

A: Si, ho subito uno strappo al polpaccio, non ho fretta di rientrare perchè so di esser ben rimpiazzato al momento, per ora mi limito a fare il mister. Penso che verso i primi di Marzo, con la primavera, riuscirò a rientrare a pieno regime.

L: Mi hai parlato di un mix generazionale all'interno della tua squadra... se te la senti dammi qualche nome interessante sulla tua sqaudra.

A: Assolutamente! Sarò di parte, ma penso che mio fratello, Leonardo Izzi sia molto forte, ha un talento che va sfruttato. Nei 'giovani' citerei anche Tommaso Hu, mentre per i 'veterani', menzionerei il nostro portierone, Simone Riva, eccellente avvocato e grande portiere, oltre ad essere il leader morale della sqaudra. Nomino anche Davide Sbarbada ed Edoardo Tonetti dai quali mi aspetto molto.

L: E' passato Natale, quindi la forma fisica lascia sempre a desiderare, come trovi i tuoi dopo la sosta? 

A: Ho lasciato molto libertà ai ragazzi, saranno sicuramente stati bravi... Al di la della condizione fisica, quello che posso dire è che vedo tanto tanto entusiasmo, la sensazione non è quella di cercare dei responsabili per la 'non vittoria' alla prima giornata, ma di voler migliorarsi sempre di più, affinchè arrivino i primi punti.

L: Cavalco l'onda sul fatto che stai facendo il mister dato il tuo infortunio, sai già come disporre i tuoi in campo? 

A: Noi abbiamo uno schema abbastanza consolidato, con il quale abbiamo costruito la nostra squadra. Giochiamo con due difensori centrali, tre centrocampisti, di cui uno deve giocare più sotto punta e dare una mano a far iniziare l'azione e gli altri due che stanno più larghi, aiutando sia dietro che davanti. Abbiamo un attaccante solo nel modulo, che funge da boa centrale. E' un modulo abbastanza tipico, ma abbiamo una rosa lunga quindi gli interpreti cambiano spesso. 

L: Bene, siamo quasi al termine, vuoi mandare un messaggio a chi leggerà la tua intervista, sia a compagni che ad avversari?

A: Nulla di che, se non da una parte 'forza GT!' e dall'altra in bocca al lupo e buon divertimento a tutti.

L: Le ultime due domande sono sempre quelle più personali... A che squadra vi ispirate?

A: Anche se siamo lontani anni luce, a noi piace tanto il calcio intenso di Klopp, io sono un grande appassionato del suo pressing... anche se è impossibile replicarlo a questo livelllo, mi piacerebbe vedere la mia squadra sempre aggressiva si in fase difensiva che in quella offensiva. Ti dico quindi il Liverpool, ma più in generale tutte le squadre di Klopp.

L: Anche se ora non stai giocando, qual'è il giocatore al quale ti ispiri di piu, quello che ti ha fatto innamorare di questo sport?

A: Ho più di trent'anni e sono milanista, quindi sono cresciuto con le gesta di Sheva e Kakà, però, essendo io un mancino abbstanza 'pigro', un giocatore che mi ha fatto emozionare è Ozil, per la classe che aveva, per la qualità che aveva... La sua indolenza non gli ha fatto raggiungere dei risultati elevatissimi a livello personale.